Sanità in Calabria, dichiarato lo stato di emergenza. Tassone (Pd): la destra ha fallito

L’ex consigliere regionale: dopo anni di promesse, la sanità è al collasso. I calabresi pagano i disservizi di una gestione fallimentare

Il Consiglio dei Ministri, guidato dalla premier Giorgia Meloni, ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria in Calabria per un anno. Una decisione che evidenzia le gravi difficoltà del sistema sanitario regionale, nonostante le rassicurazioni fornite negli ultimi anni dall’amministrazione di centrodestra.

Luigi Tassone, ex consigliere regionale del Partito democratico, ha commentato duramente la situazione, puntando il dito contro la gestione della sanità calabrese da parte del governo regionale. “Il centrodestra  – ha affermato Tassone – guida la Regione Calabria da 5 anni. Da più di 3 anni Occhiuto è commissario alla sanità e afferma pretestuosamente che le cose stanno migliorando e che vanno nella giusta direzione. In serata, invece il Cdm – guidato dalla premier Meloni – dichiara lo stato di emergenza sanitaria per 12 mesi in Calabria”.

Luigi Tassone, ex consigliere regionale del Partito democratico, ha commentato duramente la situazione, puntando il dito contro la gestione della sanità calabrese da parte del governo regionale. “Il centrodestra  – ha affermato Tassone – guida la Regione Calabria da 5 anni. Da più di 3 anni Occhiuto è commissario alla sanità e afferma pretestuosamente che le cose stanno migliorando e che vanno nella giusta direzione. In serata, invece il Cdm – guidato dalla premier Meloni – dichiara lo stato di emergenza sanitaria per 12 mesi in Calabria”.

Tassone non ha dubbi: “La destra ha nuovamente fallito perché gioca da anni con la salute dei calabresi, i quali purtroppo quotidianamente toccano con mano i disservizi. È ora di ammettere che con Occhiuto la sanità in Calabria è peggiorata. Serve cambiare passo. La salute è un diritto!”.

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