L’assessore all’Ambiente del Comune di Vibo Valentia, Marco Miceli, interviene con alcune precisazioni in merito alla gestione dei rifiuti e alle polemiche sollevate negli ultimi giorni.
“Premesso che attacchi sterili e personali, da chi è stato già sonoramente bocciato dai cittadini vibonesi e non detiene il mandato elettorale per sollevare le proprie istanze in consiglio comunale, slittano velocemente sulla ferrovia della mia indifferenza – esordisce Miceli – è doveroso però fare alcune precisazioni”.
“Premesso che attacchi sterili e personali, da chi è stato già sonoramente bocciato dai cittadini vibonesi e non detiene il mandato elettorale per sollevare le proprie istanze in consiglio comunale, slittano velocemente sulla ferrovia della mia indifferenza – esordisce Miceli – è doveroso però fare alcune precisazioni”.
Miceli chiarisce che non intende cedere a polemiche inutili e sottolinea: “Sarebbe troppo facile per me scaricare sul mio predecessore la colpa di aver voluto con il nuovo capitolato speciale d’appalto il cambio del calendario prevedendo la raccolta dell’indifferenziato ogni 15 giorni. Tanto è vero che io ed altri membri dell’attuale giunta, che durante la scorsa consiliatura abbiamo occupato gli scranni di opposizione, ci siamo più volte opposti a questa modifica”.
Nonostante ciò, l’assessore ribadisce che il suo ruolo oggi impone un atteggiamento costruttivo. “Nella consapevolezza che il capitolato è questo e non si può cambiare – spiega – bisogna farlo rispettare, provocando alla cittadinanza i minori disagi possibili e adoperandosi per trarre il meglio da questo cambio di calendario, sia in termini ambientali che economici”.
I dati sulla differenziata
Miceli smentisce inoltre l’affermazione secondo cui l’aumento della raccolta differenziata sarebbe dovuto esclusivamente al nuovo calendario. “Non è assolutamente vero – afferma – che la percentuale di raccolta differenziata è aumentata solo grazie al nuovo calendario. I frutti della nuova gestione si sono visti sin da subito, come emerge dai dati”.
L’assessore riporta i numeri:
• Media annuale differenziata a giugno 2024: 70,70% (dopo sei mesi di vecchia amministrazione con capitolato vecchio);
• Media annuale differenziata a dicembre 2024: 72,12% (dopo i primi sei mesi dell’amministrazione Romeo, con capitolato vecchio che prevedeva raccolta indifferenziato ogni 7 giorni);
• Dicembre 2023: 70,13%.
Confrontando i dati tra le due amministrazioni, Miceli evidenzia: “Dai dati si evince che, nonostante le difficoltà che abbia potuto comportare il cambio di gestione, il trend è assolutamente a nostro favore. Tanto è vero che nei mesi di novembre e dicembre abbiamo registrato rispettivamente valori percentuali di 75,54% e 75,37%, mentre negli stessi mesi del 2023 si erano fermati al 68,24% e 70,74%”.
Miceli precisa inoltre che il calendario in entrambi gli anni era identico, con la raccolta dell’indifferenziato ogni 7 giorni. “Quindi – sottolinea – non è certo stato il cambio di calendario a incidere sui dati di gennaio 2025”.
Tuttavia, l’assessore invita alla prudenza: “.È trascorso ancora troppo poco tempo per poter fare un bilancio. In ogni caso, registrare un dato superiore al 77% dopo solo un mese ovviamente fa ben sperare, tenendo anche conto delle naturali difficoltà iniziali e degli abbandoni selvaggi, che incidono negativamente sulla percentuale di raccolta differenziata”.
Verde e cestini multicolore
L’assessore ricorda anche la situazione critica trovata al suo insediamento: “A luglio scorso – sottolinea – abbiamo trovato erbacce alte fino a oltre due metri in tutta la città ed anche sulle spiagge, dove evidentemente chi parla di visione e programmazione non è intervenuto adeguatamente nel primo semestre del 2024”.
Miceli ringrazia quindi la ditta Muraca per il lavoro svolto: “Grazie allo straordinario lavoro della ditta Muraca, i cui dipendenti alle 4 di mattina, nei mesi di luglio e agosto, erano già in spiaggia per effettuare il taglio dell’erba, siamo riusciti a far godere al meglio le nostre spiagge a turisti e cittadini vibonesi”.
Un altro tema toccato riguarda i cestini multicolore: “Chi parla di programmazione, magari, poteva avere l’intuizione di capire che la spesa di oltre 600 euro a cestino era un po’ eccessiva. A detta degli operatori, non risultano funzionali poiché è difficile raccogliere i rifiuti e inserire buste idonee. In ogni caso – aggiunge – li stiamo riadattando per renderli funzionali, proprio per non sprecare i soldi spesi”.
Miceli critica inoltre la gestione del patrimonio arboreo cittadino: “Sarebbe stato più opportuno utilizzare parte di quei soldi per colmare le fallanze arboree di viale Regina Margherita, dove mancano diversi lecci, che metteremo a dimora nei prossimi giorni”.
L’assessore condanna poi la decisione della precedente amministrazione di capitozzare i lecci: “La capitozzatura è addirittura vietata per legge. Alcuni degli alberi in questione non hanno ancora superato lo stress, ma cercheremo di recuperarli con una gestione delle potature sostenibile”.
Investimenti e progetti futuri
Miceli pone infine l’accento su alcune scelte di investimento effettuate in passato: “Vorrei ricordare a chi parla di visione come ha voluto utilizzare dei contributi statali. Circa 130.000 euro sono stati utilizzati per realizzare l’impianto fotovoltaico sul tetto della scuola primaria di Porto Salvo, dove, magari, sarebbe stato più opportuno realizzare prima gli interventi di adeguamento sismico”.
La scuola, infatti, risulta ancora inagibile: “A tutt’oggi – puntualizza Miceli – la scuola di Porto Salvo è inagibile e gli studenti, da circa cinque anni, sono relegati in un capannone del Corap nella zona industriale di Porto Salvo”.
Critiche anche sul progetto di bike sharing: “Un ulteriore esborso dello stesso importo è stato utilizzato nel 2022 per il bike sharing, nonostante le tante perplessità sulla riuscita del progetto. Dopo tre anni dall’attivazione del servizio, lascio trarre ai cittadini le proprie conclusioni”.
Nonostante ciò, l’assessore si impegna a valorizzare al massimo le risorse a disposizione: “Farò il possibile affinché il servizio possa essere utile alla città, anche se, come è ampiamente documentato, avrei speso quei soldi in maniera diversa, per garantire il diritto alla mobilità delle fasce più deboli della società e, comunque, di tutti i cittadini, in condizioni di assoluta uguaglianza”.
Conclusioni
Miceli conclude il suo intervento ribadendo la propria determinazione: “Spero di non dover più tediare i cittadini per puntualizzare concetti, fatti e responsabilità oggettivi, convinto come sono che l’unica cosa utile sia lavorare sodo per il bene della collettività”.