Lamezia verso le elezioni, tra scenari e strategie in evoluzione

Il centrosinistra è in attesa delle mosse del Pd, mentre il centrodestra deve fare i conti con un candidato a sorpresa

La politica lametina sembra attraversare una fase di apparente stallo in vista dell’ufficializzazione delle elezioni amministrative di primavera, che porteranno al rinnovo del Consiglio comunale e alla scelta del nuovo sindaco. Tuttavia, dietro le quinte, le trattative e le strategie continuano a muoversi, con sviluppi che potrebbero rimescolare le carte in entrambi gli schieramenti.

Centrosinistra tra attese e strategie

Centrosinistra tra attese e strategie

Nel centrosinistra, il nodo principale resta la scelta del candidato sindaco. Il Partito Democratico nazionale sta valutando il da farsi e sembra in dialogo con gli oppositori di Doris Lo Moro, ex sindaco della città. L’obiettivo potrebbe essere quello di trovare un accordo che riduca il numero di candidati in campo e favorisca la convergenza su un’unica figura. Doris Lo Moro, alla guida del Comune dal 2005 al 2010, ha lasciato un’impronta caratterizzata da un forte impegno per la legalità e la trasparenza amministrativa. Durante il suo mandato, si è concentrata sul risanamento del bilancio comunale e sul contrasto alle infiltrazioni mafiose, una piaga che ha più volte portato allo scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia Terme. La sua amministrazione, tuttavia, non è stata esente da tensioni politiche interne, soprattutto con una parte del Partito Democratico locale, che già all’epoca non sempre ha sostenuto la sua linea. Oggi, nel dibattito pre-elettorale, il suo nome divide ancora: da una parte c’è chi ne riconosce la coerenza e la battaglia per la legalità, dall’altra chi preferirebbe una figura meno divisiva per ricompattare il centrosinistra. Il rischio, infatti, è quello di una frattura che potrebbe favorire il centrodestra, già forte di una solida base elettorale nella città.

Incertezze e candidato a sorpresa

Il centrodestra si trova invece in una fase di grande incertezza. Dopo settimane di discussioni e valutazioni, sembrano ormai tramontate le ipotesi di candidatura di Mario Murone e Manlio Guadagnuolo, due nomi circolati nelle scorse settimane. Secondo fonti vicine alla coalizione, l’ultima carta sul tavolo sarebbe quella di Emanuele Ionà, imprenditore e vice coordinatore regionale di Forza Italia. La scelta di Ionà è sorprendente per diversi motivi. Innanzitutto, per la sua vicinanza personale e politica all’attuale sindaco Paolo Mascaro, che ha già annunciato la volontà di ricandidarsi. Mascaro, eletto per la prima volta nel 2015 con il centrodestra, è stato al centro di una delle vicende più controverse della politica lametina degli ultimi anni: nel 2017, infatti, il suo Consiglio comunale è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Una decisione che lui ha sempre contestato duramente, dichiarandosi estraneo a qualsiasi condizionamento. Dopo il commissariamento, nel 2019 Mascaro è stato rieletto con ampio consenso, grazie anche a una campagna elettorale che ha puntato sulla sua immagine di “sindaco ingiustamente rimosso”. Durante il secondo mandato, si è concentrato sul miglioramento delle infrastrutture cittadine, sulla gestione delle emergenze (tra cui la pandemia) e sul rilancio economico della città. Tuttavia, la sua amministrazione ha incontrato difficoltà legate alla crisi finanziaria dell’ente e alle problematiche strutturali della città, come la viabilità e la gestione dei servizi pubblici. Oggi, la sua ricandidatura non è vista di buon occhio da alcuni alleati storici del centrodestra. Fratelli d’Italia e Lega, in particolare, sembrano intenzionate a puntare su un volto nuovo, ed è qui che entra in gioco la figura di Ionà. Quest’ultimo, già membro del CdA della Sacal in rappresentanza del Comune di Lamezia, potrebbe rappresentare una sintesi tra le diverse anime della coalizione, anche se la sua candidatura rischia di scontrarsi con l’ostinata volontà di Mascaro di riproporsi.

Il centro e gli equilibri in bilico

A complicare ulteriormente il quadro politico c’è la posizione delle forze centriste. A Lamezia, da sempre, esiste un’area politica ispirata ai principi del cattolicesimo democratico, che guarda ai modelli di La Pira, Dossetti e Sturzo. Questo fronte moderato potrebbe essere determinante per l’esito delle elezioni, ma attualmente appare disorientato di fronte alle strategie del centrodestra. Alcuni gruppi potrebbero decidere di prendere le distanze dalle tensioni interne alla coalizione di centrodestra e valutare un’alleanza con il centrosinistra, soprattutto se quest’ultimo riuscirà a presentare una candidatura in grado di unire. Nel frattempo, cresce l’attesa per l’ufficializzazione della data elettorale. Il Consiglio dei Ministri dovrebbe sciogliere presto ogni dubbio, ma la data dell’11 maggio resta quella più probabile per il ritorno alle urne. Mentre i partiti si riuniscono e discutono, la città attende di conoscere i protagonisti della prossima sfida elettorale, consapevole che le scelte delle prossime settimane potrebbero influenzare il futuro amministrativo di Lamezia per i prossimi cinque anni.

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