I pini di piazza Salvemini saranno abbattuti, il Pd: decisione dolorosa ma inevitabile

Sott’accusa chi ha calato il progetto per la realizzazione di una piazza senza conoscere la realtà

Saranno abbattuti diciotto pini domestici in piazza Salvemini. La decisione, accolta con grande rammarico dall’Amministrazione comunale e dal tecnico incaricato, il dottore in Scienze Forestali Luca Rotiroti, è emersa a seguito di una perizia tecnica che ha evidenziato l’impossibilità di salvare gli alberi, compromessi da interventi passati e dai lavori attualmente in corso.

“I lavori in piazza Salvemini, iniziati già da qualche mese, renderanno purtroppo necessario l’abbattimento di diciotto pini domestici”, spiega il Partito Democratico nel comunicato ufficiale. “Come è emerso dalla perizia redatta dal dottore in Scienze Forestali Luca Rotiroti, si è giunti a questa conclusione con enorme dispiacere dello stesso tecnico incaricato e dell’Amministrazione comunale, che insieme hanno cercato di individuare ogni soluzione possibile per salvarli”.

“I lavori in piazza Salvemini, iniziati già da qualche mese, renderanno purtroppo necessario l’abbattimento di diciotto pini domestici”, spiega il Partito Democratico nel comunicato ufficiale. “Come è emerso dalla perizia redatta dal dottore in Scienze Forestali Luca Rotiroti, si è giunti a questa conclusione con enorme dispiacere dello stesso tecnico incaricato e dell’Amministrazione comunale, che insieme hanno cercato di individuare ogni soluzione possibile per salvarli”.

Critiche all’ex amministrazione

Nella nota non mancano pesanti critiche ai responsabili dei progetti precedenti: “La responsabilità maggiore è di chi ha redatto un progetto a tavolino, calato dall’alto”, sottolinea il coordinamento cittadino del PD, “come ormai abbiamo visto fare spesso per tutti i progetti della vecchia amministrazione, che non ha neppure preso in considerazione la presenza degli alberi, se non per eliminarli”.

Secondo quanto riportato nella perizia del dott. Rotiroti, “durante i lavori sono state tagliate e/o danneggiate delle radici; inoltre, negli anni scorsi sono anche stati effettuati lavori da parte di Terna, in cui sono stati capitozzati i rami troppo vicini all’elettrodotto”. Un danno che ha messo a rischio la stabilità dell’intero gruppo di pini: “Costituendo una sorta di sistema boschivo, questi alberi si reggono gli uni con gli altri e, venendo meno gli uni, anche gli altri non avrebbero vita lunga”.

Decisione dolorosa

“A questo punto, con sommo dispiacere di tutti noi e di un’Amministrazione che ha nella sua natura una forte sensibilità per l’ambiente e il bene comune, crediamo che non ci sia altro da fare che procedere al taglio”, continua la nota del Partito Democratico. “Bisogna scongiurare problemi di sicurezza e incolumità dei lavoratori impegnati nel cantiere ed episodi quali quelli in prossimità della rotonda in viale Affaccio”.

Un piano per il verde urbano

Nonostante l’abbattimento, l’Amministrazione Romeo si impegna a risarcire la città con un’importante operazione di riforestazione urbana: “Anche per compensare questi abbattimenti, auspichiamo che l’Amministrazione Romeo proceda, come ha già iniziato a fare, ad una piantumazione di alberi senza precedenti”, si legge nella nota.

“L’obiettivo è sottrarre al cemento e al bitume imperante vie e piazze della nostra città, per renderle più fresche, più verdi, più vivibili e più resilienti ai cambiamenti climatici”.

Apertura alle associazioni

Il Partito Democratico si rivolge infine alle associazioni ambientaliste, che hanno manifestato contrarietà alla decisione: “Comprendiamo la posizione delle associazioni ambientaliste, ma non possiamo fare altro che invitarle, se non fossero convinte degli esiti della perizia del dott. Luca Rotiroti, a far redigere una contro-perizia da parte dei loro esperti”.

“Ove gli esiti fossero contrari a quelli della perizia ordinata dall’Amministrazione, potranno impugnare l’ordinanza sindacale avanti al TAR”.

Un messaggio chiaro anche sulla legittimità del dibattito pubblico: “Scrivere sui giornali, a più riprese, citare questo o quell’esperto senza produrre una consulenza che contenga uno studio specifico e proponga delle soluzioni alternative, è certamente legittimo e rientra nelle prerogative delle associazioni ambientaliste”, conclude la nota. “Tuttavia, non è risolutivo, non è di aiuto e, soprattutto, non produce alcun effetto”.

L’abbattimento sembra quindi ormai inevitabile. Resta l’impegno dichiarato dall’Amministrazione per un futuro in cui piazze e vie di Vibo Valentia tornino a essere più verdi e vivibili, in linea con un progetto di sostenibilità e resilienza urbana.

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