Giulia Rapi, la prima sindaca delle Serre Calabre: una pioniera del cambiamento

Dal 1959 al 1970 trasformò Brognaturo con opere pubbliche e una visione innovativa. Il ricordo di una donna determinata, onesta e amata dalla sua comunità

La sindaca di Brognaturo, Rossana Tassone, e l’amministrazione comunale, nel loro costante impegno per la cultura del rispetto e delle pari opportunità, hanno deciso di onorare il ruolo e la determinazione delle donne, aderendo all’iniziativa promossa da Anci in occasione della Giornata internazionale della donna.

In Italia, il diritto di voto alle donne fu esteso nel 1946, anno in cui vennero elette le prime sindache. La prima donna sindaca calabrese fu Lydia Toraldo Serra, che amministrò Tropea per quindici anni. Nelle Serre Calabre, invece, la prima donna a ricoprire questa carica fu Giulia Rapi, sindaca di Brognaturo dal 1959 al 1970.

In Italia, il diritto di voto alle donne fu esteso nel 1946, anno in cui vennero elette le prime sindache. La prima donna sindaca calabrese fu Lydia Toraldo Serra, che amministrò Tropea per quindici anni. Nelle Serre Calabre, invece, la prima donna a ricoprire questa carica fu Giulia Rapi, sindaca di Brognaturo dal 1959 al 1970.

Fin dall’inizio del suo mandato, si impegnò per migliorare le condizioni di vita degli abitanti del paese. Dotò il piccolo centro di un acquedotto, fognature e case popolari, oltre a realizzare il primo piano urbanistico. Fece costruire il monumento ai caduti, facendo arrivare la statua da Roma, e si dedicò con particolare attenzione alla realizzazione di strutture scolastiche, tra cui scuole e asilo.

Nel 1961 riuscì a ottenere finanziamenti dal Genio Civile per la costruzione di un ponte, con l’obiettivo di migliorare l’accesso al centro abitato, e di una passerella per facilitare i collegamenti tra Brognaturo e Spadola.

La sindaca, di origini romane, fu molto amata dai suoi familiari e dai cittadini, che ancora oggi la ricordano come una donna gioiosa, capace di amministrare con grande rettitudine morale, passione, rigore intellettuale e assoluta onestà.

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