Eccellenze lametine, il programma escluso dal Distretto del Cibo

Lameziaeuropa e il Comune di Lamezia Terme ricorrono al Tar per fare annullare il decreto del ministero dell'Agricoltura

Lameziaeuropa, in qualità di soggetto beneficiario, in accordo con il Comune di Lamezia Terme, soggetto proponente del programma di Distretto definito dal Distretto del Cibo Agroalimentare di Qualità del Lametino, ha annunciato di aver presentato ricorso al Tar del Lazio contro il decreto del direttore generale del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste del 30 dicembre 2024.

Graduatoria definitiva

Graduatoria definitiva

Tale decreto ha approvato la graduatoria definitiva dei programmi candidati al bando nazionale sui Distretti del Cibo, finanziato con una dotazione di 100 milioni di euro. Il programma lametino, intitolato “Eccellenze lametine: un distretto sostenibile per il futuro del cibo”, è stato escluso dalla graduatoria finale insieme ad altri 11 progetti, considerati non ammissibili. Tuttavia, Lameziaeuropa e il Comune contestano questa decisione, ritenendola ingiusta e basata su un’interpretazione eccessivamente restrittiva e burocratica. Nel periodo tra dicembre 2024 e febbraio 2025, sono state presentate numerose controdeduzioni al Ministero, che però non sono state accolte. Il programma escluso prevedeva un investimento complessivo di 20.137.212,53 euro, coinvolgendo direttamente 12 soggetti beneficiari con interventi localizzati nei comuni di Lamezia Terme, Curinga, Falerna, Maida e San Pietro a Maida.

Il progetto è stato elaborato con il contributo del Comune di Lamezia Terme, Confagricoltura Calabria, aziende agricole locali, università ed enti scientifici calabresi, associazioni del territorio e il team tecnico di Innova Finance. Inoltre, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria aveva manifestato la disponibilità a cofinanziare l’iniziativa.

Territorio penalizzato

Alla luce del grande lavoro svolto in tempi brevi per strutturare il programma di interventi, il sindaco Paolo Mascaro, il presidente di Lameziaeuropa Leopoldo Chieffallo e il dirigente Tullio Rispoli hanno ribadito che non potevano restare inerti di fronte a una decisione considerata penalizzante per il territorio lametino e calabrese. Lameziaeuropa, nel progetto presentato, avrebbe avuto un ruolo di coordinamento e promozione delle azioni di sistema del Distretto, con investimenti coerenti con gli obiettivi strategici del programma.

Decreto da annullare

Tra gli altri soggetti beneficiari figurano: Crea (Ente di Ricerca Nazionale); Consorzio Coppi; Aziende agricole: Agricola Lenti, Società agricola Molinaro, Santacroce Domenico, Santacroce Natale, F.lli Galati, Veltri, Grandinetti Fabio, Davoli Maria, Feudo delle Querce. Al programma partecipano inoltre, con specifici progetti di Ricerca & Sviluppo e Formazione, il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l’Icar Cnr e l’Ente di formazione Enapra di Confagricoltura. Con il ricorso al Tar, Lameziaeuropa e il Comune di Lamezia Terme mirano a ottenere l’annullamento del decreto ministeriale e la riammissione del progetto lametino, affinché venga rivalutato ai fini del reinserimento nella graduatoria nazionale.

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