In occasione della giornata internazionale della donna, Oriana, Il nome è di fantasia, lucana di origini e vibonese di adozione, racconta le violenze subite dall’ex compagno e la forza di denunciare facendolo condannare dal tribunale di Vibo Valentia a 7 anni e 8 mesi di reclusione. Una donna che ha vissuto anni di abusi fisici e psichici ma che oggi è un simbolo di speranza e resilienza. Per anni ha vissuto nel silenzio, convinta di essere lei la metà della coppia sbagliata finché non ha trovato il coraggio di chiedere aiuto. Grazie alla sua famiglia e al sostegno del centro antiviolenza “Attivamente Coinvolte”, è riuscita a sfuggire a quell’essere abietto. La storia di Oriana dimostra che uscire dalla spirale della violenza è possibile e non bisogna avere vergogna di denunciare. L’8 marzo è anche un invito a non dimenticare le donne che ogni giorno combattono contro abusi e discriminazioni. La battaglia di Oriana è la battaglia di tutte.